
BIOGRAFIA
Barbara Cerri - Pisa
Sin da bambina mi sono appassionata alla fotografia, soprattutto come documento paesaggistico da riportare a casa a tutti i costi. Il regalo più bello all'età di 16 anni fu una Zenit 11.
Con gli anni, pur restando sempre importante l'esigenza di documentare, la mia passione ha cambiato rotta: sono andata alla continua ricerca di luoghi dismessi e abbandonati, in particolare fabbriche, luoghi di cura e di aggregazione che raccontano un passaggio di vite e storie. Indizi tra sporcizia e macerie che portano a ricostruire un passato che oggi forse esiste solo nella memoria di chi l'ha vissuto.
Negli ultimi anni mi sono confrontata con una fotografia diversa che diventa documentaria del "mio" sentirmi nell'ambiente circostante. Resta importante il "lì", ma non lontano dal "come" e "perché", attraverso una forma creativa a cui approdo passando dall'assenza totale di presenza umana, a una presenza eterea e poi confusa. Forse per me l'uomo conquista con il tempo una certa importanza negli spazi che occupa. Quel valore aggiunto, che prima era un disturbo sulla scena, adesso rappresenta la forza per manifestarmi attraverso l'obiettivo, lasciando sempre libero spazio alla creatività come mezzo di espressione.
Sono appassionata di post-produzione: adoro lavorare le mie fotografie donandogli una seconda vita attraverso la trasfigurazione della realtà. Il tutto si ricrea in un livello surreale, in cui mi immergo e mi perdo... un viaggio impossibile che si porta con sé un messaggio di vita quotidiana, un sentire profondo.
BIOGRAPHY
Barbara Cerri - - Pisa, Italy
Since childhood, I have been passionate about photography, especially as a way to document landscapes and bring them home at all costs. The most beautiful gift I received at age 16 was a Zenit 11 camera.
Over the years, while the need to document has remained important, my passion has changed direction: I began continuously searching for abandoned and derelict places, particularly factories, healthcare facilities, and gathering spaces that tell stories of lives lived and transitions made. Clues among dirt and debris that help reconstruct a past that today perhaps exists only in the memory of those who lived it.
