Il cigno nero
Questo lavoro fotografico nasce da un'esperienza per me.....come dire....un "Cigno nero"? Praticamente un'opportunità inattesa e imprevedibile. Un'esperienza teatrale mai vissuta prima e per questo accompagnata da grande ansia e certezza di incapacità a realizzare qualcosa di "guardabile", da una danza movimentata nella penombra di un palcoscenico. I| "CIGNO NERO", rappresentato dalla Compagnia di Danza "Imperfect Dancers" che mi ha permesso di mettermi alla prova, trova ispirazione dal saggio filosofico e letterario di Nassim Nicholas Taleb docente di scienze dell'incertezza, "The Black Swan" focalizzato su come l'improbabile governi la nostra vita. Possiamo affermare che tutti i Cigni sono bianchi solo fino a quando no ne troviamo almeno uno nero, quello che non cí aspettavamo, quello di cuí no ne conoscevamo l'esistenza, l'imprevisto....'imprevedibile. il Cigno nero è il diverso che prova a vivere la sua libertà fatta di partecipazione e adesione, ma non ci riesce perchè allontanato da un mare di perbenismo ipocrita che trova spessore nelle punte sublimi di un Cigno bianco che non lascia spazio né speranza, ma solo indifferenza. Ecco che mentre il mondo è dominato da ciò che è sconosciuto ed improbabile, ed il futuro sarà sempre meno prevedibile, noi continuiamo a concentrarci solo su ciò che conosciamo senza capire che nel mondo di oggi ci occorrerà molta più immaginazione per evitare che il fatto inaspettato solo a posteriori, trovi una possibile spiegazione e una futura prevedibilità. Taleb cerca di spiegare come si può ridurre l'effetto sorpresa di un Cigno nero, trasformandolo in Cigno grigio permettendo a noi stessi di mettere in conto la possibilità che si verifichi. Il suo suggerimento quindi è quello di non essere pienamente scettici sulle conferme degli altri e di essere in parte aggressivi là dove, sempre gli altri, consigliano prudenza. Del resto anche ognuno di noi, nel suo piccolo, è un Cigno nero...unico e imprevedibile. Uu ringraziamento speciale a Walter Matteini e Ina Broeckx
